Il Servizio di Guardia

Allo stato attuale presso il Pantheon, a causa dei noti eventi storici dell’ ultimo secolo, riposano solamente il Re Vittorio Emanuele II dal 1878, il Re Umberto I dal 1900, e la Regina Margherita, prima Regina d’ Italia, dal 1926.
È possibile svolgere il servizio di Guardia d’Onore anche presso la Cattedrale di Alessandria d’Egitto ove riposa il Re Vittorio Emanuele III, nonché presso l’ Abbazia di Altacomba nella Savoia francese, dove riposa il Re Umberto II, l’ultimo Re d’Italia, e la Regina Maria Josè. L’Istituto e le Delegazioni, a tal fine, organizzano gite culturali in detti luoghi.
È, infine, consentito svolgere per il tramite della Delegazione di Torino, il servizio anche presso la Basilica di Superga, a Torino, ove riposano i Sovrani del Regno di Sardegna.

Il servizio di Guardia d’Onore per il suo valore patriottico e simbolico, vuole essere espressione di riconoscente ossequio verso la Dinastia di Savoia, che ha guidato l’Italia all’unità.

Ne consegue che la Guardia d’Onore in servizio alle Reali Tombe deve, col proprio contegno dignitoso, austero e corretto, dare ai visitatori del Pantheon la sensazione dell’intima consapevolezza dell’onore conferitogli.
Non è pertanto consentito chiacchierare con i visitatori o fra le Guardie.

Il servizio di Guardia d’Onore è personale ed obbligatorio per i Soci. L’esimersi da tale dovere senza giustificato motivo costituisce infrazione: il possesso della tessera non costituisce alcun titolo di merito se non è convalidato dai prescritti turni di guardia.

L’abito deve essere decoroso, possibilmente scuro.
È facoltativo l’uso del berretto militare di appartenenza con le insegne del grado nonché del mantello delle Guardie d’ Onore.
Alle Dame della C.R.I. è consentito l’uso della particolare uniforme.
Non è decoroso completare la vestizione in prossimità degli emicicli, presso i quali ci si deve presentare già in ordine per la Guardia.

I soci durante il servizio devono portare:
– il distintivo sociale;
– il bracciale di servizio al braccio sinistro;
– la cravatta sociale;
– il blazer (distintivo in stoffa) lato cuore;
– le medaglie al valore e commemorative (preferibilmente nel formato piccolo).

Prima di iniziare il servizio va reso il saluto alle Reali Tombe, ponendosi al sentro del disco di marmo rosso, in prossimità delle Tombe stesse, assumendo per qualche secondo una corretta posizione di attenti: non è previsto il saluto militare o l’inchino, oppure, ancora peggio, fare il segno della croce.

I posti sono di norma 4, due per emiciclo, ai due lati dello stesso e non ai due lati del leggìo (la guardia è alla Tomba, non al leggìo!).

Se il numero delle Guardie presenti è superiore ad uno si deve fare la guardia ai due emicicli, disponendosi sempre all’interno degli stessi.
In caso di presenza di un numero di Guardie superiore a 4, queste si affiancano alle Guardie già in servizio, in equa distribuzione.
Alla fine del servizio si ripete il saluto con le stesse modalità iniziali.

I Soci che si accingono a prestare servizio per la prima volta sono tenuti, prima di recarsi al Pantheon, a passare in Presidenza per la visita di dovere e per ricevere le istruzioni verbali per la raccolta delle firme volontarie di omaggio da parte dei visitatori.
(La Presidenza e la Segreteria sono aperte dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle 18,30 con orario continuato e il sabato dalle 9,00 alle 13,00).

Nei leggii sono contenuti i registri per le firme, le penne ed i cartelli che, in varie lingue, spiegano il significato del libro firme.
I cartelli vanno esposti sul leggìo all’inizio del servizio e ritirati alla fine.

La Guardia montante, prima della raccolta delle firme da parte dei visitatori, deve scrivere in maniera ben leggibile il proprio nome e cognome, il numero di matricola, l’ora d’inizio del servizio di guardia e la località di provenienza.
La medesima operazione va ripetuta alla fine del servizio.
Solo così sarà possibile evitare errori od omissioni nella registrazione da parte della segreteria.
Ciò è molto importante, in quanto i dati registrati sono quelli che consentono, tra l’ altro, il conferimento delle benemerenze dell’ Istituto.